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Sono sempre stata un’appassionata di lettura, in particolar modo, di poesia. La parola stessa, poesia, descrive l’indescrivibile! Quando non trovo parole sufficienti per delineare qualcosa di meraviglioso come un paesaggio, un opera d’arte, un volto o un amore, è sempre questa parola che utilizzo: questo panorama è semplicemente ‘POESIA’ e così dicendo mi sembra di aver detto mille cose in un secondo! Grazie a questa passione ho trovato molto presto il ‘mio’ poeta, che con i suoi versi mi ha fatto ritrovare me stessa tutte le volte che mi sono persa in situazioni poco utili alla mia crescita personale.

La poesia che sento più mia è ‘amore dopo amore‘ di Derek Walcott e recita così:

“Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta nel tuo proprio specchio, e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a sé stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato per un altro e che ti sa a memoria. Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore, le fotografie, le note disperate, sbuccia via dallo specchio la tua immagine… Siediti. È festa. La tua vita è in tavola”.
SIEDITI. È FESTA. LA TUA VITA È IN TAVOLA.

Ed è proprio così che ho sempre immaginato il mio percorso personale: una sfarzosa cena con la mia vita, sedermi lì con in tavola tutto il mio passato e il mio presente per questa grande festa che volgarmente chiamiamo vita. Sediamoci a capo di questa tavola imbandita e osservando tutto ciò che ci ha resi come siamo, prendiamoci il tempo necessario per delineare il nostro imminente futuro.

Per arrivare all’appuntamento con la nostra vita e poter godere appieno la cena più significativa che avremo mai la fortuna di fare, dovremmo prima incontrare noi stessi in quelle profondità non ancora esplorate, per far sì che il nostro “io” profondo non rovini la convivialità tra passato e presente e poter, quindi, ottenere quell’armonia necessaria alla costruzione di un futuro aderente ai nostri sogni. Proprio come quando si affronta ogni nuovo viaggio, di qualsiasi natura esso sia, si ha la necessità di linee guida, anche in questo caso, per viaggiare in noi stessi nel modo più proficuo, dovremmo seguire dei passaggi fondamentali.

Conoscersi, “sbucciare via dallo specchio la tua immagine”, significa intraprendere un percorso di introspezione e di consapevolezza che ti porterà dinnanzi alla migliore versione di te stesso, quell’essere che è essenza ed energia.
Quale sia il tuo obiettivo, personale o lavorativo, quale sia il tuo malessere, consapevole o no, devi partire sempre da te, per entrare nel tuo profondo e da lì ripartire.

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